venerdì, marzo 15, 2013

Chiedo scusa a Garland


Era una sera come tante e doveva essere intorno al 1992 avevo lavorato tutto il giorno in officina tra plastiche colorate e i soliti rumori  che provocano le presse ed i compressori. Il mio amico si era procurato due FreePass per un concerto di Garland Jeffreys al City Square e con un po' di titubanza dovuta alla stanchezza accettai l'invito. Strada facendo mi spiegò chi era che stavamo andando a vedere. G. Jeffreys me lo ricordavo per qualche articolo nei primi anni ottanta forse letto sul Ciao 2001 ma niente di piú. Il locale era semi vuoto e mi accorsi che la maggior parte del pubblico era li come noi grazie a biglietti gratis che esibivano con orgoglio appiccicati su maglioni e camicie. Non ricordo quasi niente di quel concerto tanto era la stanchezza, ricordo solo che Garland Jeffreys fece di tutto per scuotere la gente, scese anche dal palco e prese un paio di spettatori per mano e li invitò a ballare ed avvicinarsi ai musici ma non ci fu niente da fare il pubblico rimase seduto come me con la birra in mano ed il culo incollato al seggiolino.
Ti chiedo scusa, Garland, ma quella sera ero proprio Kaputt. Peccato perchè in questi giorni mi è capitato di vederlo al David Letterman Show e mi ha fatto venire i brividi. Il Jeffreys detiene ancora il "Sacro Fuoco". Non mi capitava da tempo. Sapete che cosa ho fatto dopo? Ho mollato il PC e sono corso a prenotare il disco che contiene Coney Island Winter. Spero arrivi presto!
Der Graf von Mailand