

Uno che non ha bisogno di presentazioni è Ronnie Wood. Coi suoi problemi di alcool e la quasi estromissione dagli Stones ha chiamato a raccolta musicisti e amici di prima grandezza quali Slash, Flea, Bobby Womack e per una volta anzichè fare il gregario (anche se di lusso) si è messo davanti al microfono ed ha inciso quello che dai Rolling Stones noi aspettiamo da anni, un buon e sano Rock'n'Soul: I feel like playing.

L'ultimo di questi rinati è Gregg Allman, indimenticato leader,insieme al fratello Duane, degli Allman Brothers gruppo Roots Rock sudista. Dopo un trapianto di fegato e una lunga convalescenza ha inciso Low country Blues. Erano anni che non faceva uscire un suo disco e una delle ragioni era stata la scomparsa del suo produttore storico Tom Dowd. A farlo cambiare idee è stato un altro produttore, quel geniaccio di T-Bone Burnett. Allman ha scelto tra una trentina di vecchi blues 11 brani coverizzandoli senza perdere il suo vecchio smalto di leone rock'n'roll. Adolescenza passata col fratello ad ascoltare brani di Muddy Waters, Skip James e i maestri del blues nella cantina di casa.
Come ebbe a dire il regista Wim Wenders "il Rock mi ha salvato la vita" e non solo a lui, alla faccia di quei bacchettoni che ancora oggi blaterano che il rock and roll è satana.
Ciao e buon blues a tutti. Der Graf.