venerdì, ottobre 15, 2010

il bigino di Joe Jackson

prendo spunto dal post dello Zio Fonta (nei prossimi giorni metterò a disposizione le altre parti della lunga compilation After the Beatles) per parlare di un  un personaggio venuto alla ribalta alla fine degli anni '70 che era difficile da definire, o meglio, era difficile prevedere che genere facesse...è uscito da scuola con una borsa di studio in composizione musicale vinta alla London's Royal Academy of Music (fonte) ma fuori c'era il punk e non si è tirato indietro, anzi, ha composto due-tre dischi new-wave poi, finita l'ondata punk ecco che esce con un disco swing che riprendeva le sonorità delle big band americane degli anni 20-30...a questo punto ci si aspettava già qualsiasi cosa dall'eclettico signor Joe Jackson, inglese di Burron upon Trent, che nel 1983 fa uscire Night and Day dove si poteva trovare di tutto come cha-cha-cha, soul, power-pop, jazz...non poteva mancare nella sua discografia anche una colonna sonora per finire con alcuni dischi di sinfonica...insomma un tipo abbastanza eclettico e devo dirvi la verità che negli anni '80 l'ho ascoltato spesso e l'ho pure visto due/tre volte dal vivo...diciamo pure che l'apprezzato molto a parte negli ultimi anni quando è tornato alla musica seria e colta da dove era partito...nel 2008 ha ripreso le melodie di Night and Day e Body and Soul (i due suoi album migliori e più acclamati) e ha fatto uscire Rain, una produzione più che discreta...a voi cari lettori di Risica vi lascio Big World, l'album che in un certo senso racchiude le sue varie esperienze musicali e che conclude il suo periodo più ispirato, una sorta di bigino della musica di Joe Jackson dove si può ascoltare le varie derive musicali a cui era approdato dall'inizio della sua carriera...Big World è stato registrato tra il 22 e il 25 gennaio del 1986 al Roundabout Theatre di New York, dal vivo (ma non sentirete il pubblico che urla e schiamazza...pare sia stato contenuto su richiesta dello Jackson stesso...), su matrice digitale a 2 piste, senza missaggi successivi (fonte)...buon ascolto

11 commenti:

Resto In Ascolto ha detto...

album che ho amato e continuo ad ascoltare. so bene che i puristi ritengano che i primi album siano i migliori, personalmente, invece, mi piace molto night & day e appunto big world.
saluti

CheRotto ha detto...

sono d'accordo, diciamo che sono molto legato alla 'trilogia' night and Day, Body and Soul e Big World dove credo che il nostro abbia dato tutta la sua creatività musicale...comunque per ascoltare la sua produzione migliore ci ha lasciato i due dischi dal vivo che coprono il suo periodo migliore (fine settanta, fine ottanta)

SigurRos82 ha detto...

Avevo giusto segnato nella mia wishlist ancora cartacea (incredibbbole!) 'Night and day'...colgo anche questo suggerimento allora :)

DiamondDog ha detto...

imprescindibile

allelimo ha detto...

Ricordo un bel concerto al Rolling Stone ai tempi proprio di "Night and Day", poi l'ho perso di vista.
C'è qualcosa che vale la pena di ascoltare in quello che ha fatto dopo?

allelimo ha detto...

A proposito della registrazione di questo "Big World", la "matrice digitale a 2 piste, senza missaggi successivi" citata anche su DeBaser è una cosa piuttosto misteriosa... :)
In realtà, non esistendo nulla di simile al mondo, si trattava di un semplice registratore digitale a nastro a 2 piste, niente di particolarmente rivoluzionario (a parte il digitale all'epoca), la registrazione live su 2 tracce è lo standard per la musica classica o il jazz da sempre.
Il mixaggio successivo non è stato fatto in quanto non c'era ovviamente nulla da mixare :)

CheRotto ha detto...

@ Allelimo: grazie per la precisazione e per aver svelato il mistero della matrice digitale a 2 piste :)
il concero al RS me l'ero perso e credo che tu l'abbia visto nel pieno del suo percorso creativo...di meritevole dopo Night and day ha fatto Body and Soul e appunto Big World però se vuoi ascoltare un altro bigino dal vivo ti consiglio il doppio live 1980/86... poi c'è Will Power, se non ricordo male, che inaugura la sua incursione nella sinfonica che personalmente faccio fatica a seguire ma magari ti può interessare

DiamondDog ha detto...

Comunque, anche se ritengo Night and Day un capolavoro, non sottovaluterei i suoi primissimi dischi più new wave/punk.
Andate a ripescare "I'm the man" e sentite l'energia che c'è sotto.
Da paura.
Se poi l'abbinate a una capacità di scrittura abbondantemente sopra la media è bingo.

CheRotto ha detto...

@DD: allora...Look Sharp e I'm the man sono pura energia e fanno saltare...con Beat Crazy ha limato gli spigoli e iniziato il percorso che l'ha portato a Night and Day e in mezzo ha infilato quella pazzia nostalgica di Jumpin Jive...un'ottima carriera ;-)

allelimo ha detto...

Dunque direi che non mi sono perso niente: dopo "Night & Day" solo due (trascurabilissimi) live e il mediocre "Body and Soul"? :)

CheRotto ha detto...

@allelimo: più o meno direi di sì...diciamo che dopo Big World ha preso una direzione che non ho seguito molto perchè non capisco motlo quel tipo di musica