
tengo premuto il tasto pause per due settimane, ci si vede a settembre

ringrazio Balthazar per arver citato osirisicaosirosica sul suo ottimo blog che seguo sempre. contraccambio segnalando un sito da lui citato e veramente ricco di immagini. è vero anche che la filosofia dei blog pare simile, nonostante i vent'anni che ci separano... ;-)

lo ammetto, lo confesso, a volte vado a rifornirmi di risorse... qui ce ne sono tante, tipo quella che vedete qui sopra...che non è certo il massimo ma serve solo a farvi capire
non è che sto proprio aspettando i 48 dischi intitolati agli stati americani che ha promesso però ascoltare qualcosina di nuovo del caro sufjan non mi dispiacerebbe. mi consolo sapendo che a ottobre, il 20, uscirà un cd + un dvd sulla suite orchestrale che ha composto dedicandolo al delirio architettonico di Robert Moses e alla BQE, un agglomerato stradale noto come Brooklyn-Queens Expressway. prima di questo, previsto per il 6 ottobre, uscirà "Run Rabbit Run", un album rivisitazione del suo secondo lavoro, "Enjoy Your Rabbit", che era una collezione di pezzi strumentali di un'elettronica introversa e un poco oscura basata sullo Zodiaco Cinese. rivisitazione in chiave quartetto d'archi.
orecchie lo avuta ascoltando un disco di un suo amichetto, DM Stith, un nuovo entrato nella scuderia del gattino asmatico e forse uno dei pochi dischi degni di nota usciti ultimamente.
l'arte tipografica, quella che si muove intorno all'uso dei carattteri (ora si dice "dei font") e ciò che sento più vicino nelle varie forme di arte/design. forse perché ho avuto la possibilità di maneggiare i caratteri tipografici, quelli in piombo. fatto sta che girando sul web ho trovato un blog dove sono segnalati 50 poster tipografici ben fatti. se anche ovi apprezzate tale arte vi consiglio di goderveli.

Non molto tempo fa (quattro o cinque anni, cosa volete quando si ha una certa età anche un lustro sembra poca cosa) mi è capitato tra le mani la ristampa di un disco del 1987, I knew Buffalo Bill,di un certo Jeremy Gluck. Leggendo chi ci suonava sono rimasto impressionato, visto che erano una sorta di supergruppo di outsider. Ammettendo una mia ignoranza ho scoperto in seguito che questo era una di quei dischi che si definiscono di “culto” (lo so è una parola abusata e anche a me sta un po' sul cazzo usarla ma non ho saputo trovare niente di meglio... scusatemi). Comunque ci suonava Rowlannd S. Howard già chitarra dei Birthday Party, i fratelli Nicholas ovvero Nikki Sudden Godfrey e Poul “Epic Soundtrack” fondatori dei Swell Maps, del quale non si può non ascoltare il folle psichedelico ma anche un po' sgangherato “Jane From Occupied Europe”. Infine in alcune tracce c'era addirittura la presenza di Jefferey Lee Pierce, geniale musicista californiano, che con il suo gruppo i Gun Club - da ascoltare è soprattutto il primo disco Fire Of Love - è riuscito a portare il Blues all'epoca del punk, o il punk nel blues...bah!!
Sono arrivato alla fine e mi sono reso conto che non ho detto niente di “I knew Buffalo Bill”, ascoltatevelo, lo merita veramente non a niente a che vedere con la musica del quale parlato fino adesso. È un disco di ballate eletro acustiche che non dimostrano di certo venti anni.
una delle font che adoro di più e che uso di più è l'Helvetica. in questo blog uso l'arial ma non è la stessa cosa. l'Helvetica è stato creato da Max Miedinger nel 1957 per la fonderia svizzera Haas ed è una font intramontabile. ora sullo stesso stile hanno creato un set di 245 icone in ben 7 formati di file diversi. sul sito ufficiale è possibile scaricare un pacchetto di 22 icone gratis oppure acquistarlo per 279 dollari. oppure se si cerca in rete si trova anche a molto meno...
Devo ammettere che quando ho iniziato ad ascoltare il grunge avevo sottovalutato Kurt Cobain ed i Nirvana,dopo i primi dischi usciti,preferivo i Soundgarden di Ultramega OK e Louder Than Love oppure gli Screaming Trees di Invisible Lantern o Buzz Factory o ancora i Mudhoney di Superfuzz Bigmuff... insomma Bleach dei Nirvana non mi aveva colpito particolarmente.
Nel 1968 a New York senza saperlo qualcuno invento la house music ,piu sconosciuto del precedente disco è sicuramente Silver Apples dei Silver Apples, completamente ignorato all'uscita - d'altronde fare nel 1968 un disco senza chitarre!! - questo disco anticipa la new wave di una decina d'anni e la house music di una ventina, con percussioni e tastiere piu pezzi pre registrati - adesso si chiamerebbero campionamenti - e il supporto di alcuni strumenti tipicamente folk, banjo ad esempio, riescono a trovare delle soluzioni veramente sorprendenti per il periodo. naturalmente la musica d'avanguardia era ad un altro livello, ma questo è pop, il che dimostra che la sperimentazione musicale non deve essere per forza di difficile ascolto.
Chiudo con un appello o una denuncia o non sò, vedete un pò voi come chiamarla: chi ha rovinato The end of the game? Nel 1970 dopo aver lasciato i Fleetwood Mac, e prima di sparire per una decina d'anni, Peter Green incise questo disco di blues a tratti psichedelico, probabilmente uno dei piu grandi dischi di blues bianco. Ebbene questo disco aveva una particolarità: l'ultima traccia finiva con uno scretch di puntina che veniva trascinata sul disco medesimo, per i giovani meno avvezzi alla musica analogica specifico che la puntina non è una costoletta di maiale e nemmeno di vitello, comunque questo “scretch” dava un particolare senso a tutto il disco, ebbene in tutte e tre le versioni in CD che ho sentito questa particolarità è sparita, qualche genio nel produrre il master per il CD evidentemente ha pensato bene di “ripulirlo”, grazie chiunque tu sia...
lo Zio Fonta assomiglia a Jack Kerouac, lo Zio Fonta ascolta tanta musica e ora lo Zio Fonta scrive per questo blog...