lunedì, agosto 03, 2009

lunga vita...?

Devo ammettere che quando ho iniziato ad ascoltare il grunge avevo sottovalutato Kurt Cobain ed i Nirvana,dopo i primi dischi usciti,preferivo i Soundgarden di Ultramega OK e Louder Than Love oppure gli Screaming Trees di Invisible Lantern o Buzz Factory o ancora i Mudhoney di Superfuzz Bigmuff... insomma Bleach dei Nirvana non mi aveva colpito particolarmente.
Dovetti ricredermi, in parte, con l'uscita di Nevermind, ma non al punto di farmi una ventina di chilometri per andarli ad ascoltare al Bloom di Mezzago (sig! sig! sig!)... sì, lo ammetto...me li sono persi (!) e non mi ricordo nemmeno quale concerto fossi andato a vedere in alternativa quella sera. Quando poi nel 1994 è uscito MTV Unplugged in New York, nonostante snaturasse l'agressivita naturale dei Nirvana, portava alla luce la genialità compositiva di Cobain. Probabilmente è il testamento più logico e forse sincero che poteva lasciarci, soprattutto nell'interpretazione vocale si può sentire la drammaticità esistenziale che stava vivendo, o forse sto dicendo solo cazzate e lui stava solo cantando, in ogni caso ci ha lasciato una grande storia musicale. Pensando poi a un Chris Cornell che ci fa la title track di 007, o ai Mudhoney che dopo quasi venti anni fanno ancora più o meno le stesse cose...forse è meglio così, ho sempre dei brividi quando penso a cosa sarebbero le grandi icone del rock se fossero sopravvissute, ad esempio un Hendrix sopravvissuto agli anni '70 che si fosse ritrovato negli anni '80 a fare dischi patinati tipo Eric Clapton...INCONCEPIBILE

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