Tutti o almeno molti conoscono Fuzzy dei Grant Lee Buffalo (grande disco), composto prevalentemente di ballate acustiche tormentose e a tratti deprimenti, che ne fecero uno dei dischi capostipite di tutti quei song writer più o meno folk che da una quindicina d'anni ci rattristano con le loro strazianti storie. Comunque Grant Lee Phillips leader dei G.L. Buffalo, nella seconda metà degli anni ottanta suonava nei Shiva Burlesque (non ho mai capito che cazzo aveva quel dio da scherzare), che nel 1987 pubblicarono un bellissimo disco dal titolo omonimo, come la maggior parte dei migliori dischi usciti in quel periodo è passato più o meno inosservato, ma c'era il grunge la scena californiana spaccava (Red Hot Chili Pepper, Jane's Addiction ecc...) e altri davano nuova vita al rock (Pixies, Flaming Lips, Sonic Youth ecc...) perciò un disco psichedelico (secondo alcuni), "tarda new wave"(per me) non attirò l'attenzione. Ascoltandolo ora dopo venti anni è sicuramente più attuale dei vari Red Hot, Jane's e Flaming Lips. Nella scrittura le canzoni ricordano le successive composizioni di Grant Lee, sia nei Buffalo che come solista, ma gli arrangiamenti sono sicuramente meno malinconici, un disco valido dall'inizio alla fine, essendo poi stato prodotto come vinile a una durata inferiore all'ora, ormai siamo abituati a sentire cd interminabili (sarà per compensare il prezzo?) e molte volte dei discreti dischi diventano noiosi dopo 70 80 minuti di ascolto.
Sicuramente ascoltando Shiva Burlesque non vi annoierete di certo.
Alla prossima.
Lo Zio Fonta.
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