domenica, dicembre 20, 2009

fiato alle trombe!! arrivano i Bellowhead

Quando ero ragazzino ho sempre snobbato le canzoni con le chitarre acustiche, le ballate alla Angie degli stones non le sopportavo proprio. Angie a dire il vero non la sopporto neanche adesso, poi da quando è stata scelta come colonna sonora per l'ultima campagna elettorale di Angela Merkel la detesto. Dicevo che non mi piacevano le ballate acustiche, arrivavo a sentire al massimo Neil Young...Come mi sbaglivo! Anni dopo scoprii i Pogues e i Waterboys e fu folgorazione. Da allora nei miei ascolti c'é sempre un artista o un gruppo Folk. Ai tempi l'etichetta "folk" era data solo ad artisti tipo il primo Dylan,per intenderci quello prima dell'incidente in moto e prima del festival di Newport del '65 ed ora che é rinata l'attenzione per questo tipo di musica me ne compiacio. Si va da artisti tipo Devendra Banhart e Vashni Bunyan molto tradizionalisti con voce, chitarrina acustica e poco altro ma sempre rigorosamente acustico e poi ci sono gruppi o solisti tipo Animal Collective (l'esempio è giusto? mah...vedete voi...) e Chad Vangaalen che il Folk lo "sporcano" di modernità inserendo rumori campionati o qualche altra diavoleria elettronica. Altro discorso è per i Bellowhead gruppo inglese di undici elementi che pur essendo legati alla tradizione della loro terra e quindi suonando strumenti ad arco tipo violini e a plettro come banjo o mandolini hanno in formazione una buona e solida sezione fiati che oltre a modernizzarne il suono lo rendono via-via piú jazz a volte e altre bandistico e quasi soul. Il loro debutto é avvenuto nel 2006 con un disco osannato dalla critica d'oltre manica dal titolo Burlesque e nel 2008 hanno replicato con Matachin. Difficile sceglere tra i due. Il primo forse piú acerbo ma piú entusiasta e il secondo piú maturo e vario. A me piacciono tutti e due, ora a voi la scelta. Buon ascolto.
Der Graf von Mailand

1 commento:

SigurRos82 ha detto...

Sono splendidi entrambi, i Bellowhead sono stati la mia sorpresa di fine 2008 :)

Spero pubblichino presto qualcosa di nuovo, perchè è da un po' che non ascolto un disco di world music/folk con radici anglosassoni che mi emozioni e mi convinca sul serio (ultimamente forse solo quello dei Klezmatics alle prese con brani inediti di Guthrie).

Bravo Cherotto/Der Graf ;)