sabato, gennaio 09, 2010

Der Graf sul decennio

Alla fine non ho resistito,mi sono fatto tirare dentro come un ragazzino e cosí dirò anche io la mia su questi dieci anni appena passati.Sono stati anni musicalmente parlando non esaltanti ma d'altronde la musica come l'arte rispecchia il suo tempo e questi primi anni di inizio millennio hanno lasciato poco spazio alla fantasia e alla speranza per far posto alla tristezza e a volte alla rassegnazione. I due fatti epocali son stati il G8 di Genova nel 2001 e sempre nello stesso anno a pochi mesi di distanza l'attacco suicida dell'11 settembre alle World Trade Center di New York.

Mi vengono in mente solo tre artisti degni di nota. I primi sono i radiohead che con i loro due cds Kid A e Amnesiac sono riusciti a dire qualcosa in piú rispetto a dove si erano fermati negli anni novanta con il loro capolavoro ok Computer per poi continuare la carriera con alcune trovate originali (vedi con l'ultimo In rainbows) dove in internet potevi scaricare il cd con offerta libera.

Poi c'é Antony con i suoi Johnsons che fa musica difficile da catalogare, direi un pop che sa molto di musica classica e melodramma con questa voce sofferente e a volte disperata. Nell'album del 2005 I'm a bird now troverete dieci canzoni di un incredibile malinconia.

Infine arriviamo a quell'hippie inpenitente che risponde al nome di Devendra Banhart. Molto simile ai Tyrynnosaurus Rex di Marc Bolan (attenzione non i T.Rex) con quel folk psychedelico che ricorda da vicino i tardi anni sessanta e il sogno "PEACE & LOVE". Qui Devendra lascia uno spiraglio all'ottimismo, e meno male, cantando dolci e sognanti canzonicantate in inglese e a volte in spagnolo, sua madre é venezuelana. Tutti i cds sono buoni ma direi che Nino Rojo é il suo disco migliore e con un poco di fantasia ci si puó ritrovare intorno ad un fuoco col fricchettone di turno che suona la chitarra in piena summer of love, insomma good vibration.
Questo é quanto, non mi resta che augurarvi buon 2010 e buon ascolto e spero di non cascarci ancora con questi giochetti da fine anno.
P.S.: questo mio post vorrei dedicarlo a Carlo Giuliani e a Willy DeVille mio eroe di un tempo (ci torneró su con una monografia)
A presto. Der Graf von Mailand

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