mercoledì, novembre 11, 2009

voglio il ciuffo di De Andrè, voglio essere Gainsbourg


All'inizio di questo nuovo millennio si affacció sulla scena musicale italiana un gruppo con un nome tedesco"Baustelle" (trad.: cantiere) e il loro esordio su disco non lo cagó nessuno tanto che col tempo é diventato un pezzo Kult (lo so, parola abusata di questi tempi). Peccato perché "Sussidiario illustrato della giovinezza" avrebbe meritato piú attenzione. Dalla prima canzone, "L'estate dell'ottantatre" che racconta di colonie estive e primi pruriti erotici fino all'ultimo brano"Il musichere 999"che é Gainsbourg in italano riletto ai giorni nostri, i nostri ci cantano tutta la disperazione, il tormento ma anche la gioia di vivere dell'adolescenza.
Otto anni dopo e altri due dischi sará la volta di "Amen" e qui gli ex adolescenti si fanno adulti confezionando un disco quasi perfetto con testi che richiamano i "maledetti" (Baudelaire) e musiche art-pop e orchestrazioni alla Bacharach care al cantante e leader Francesco Bianconi e addirittura un pezzo etnojazz (ethiopia).
Si è da poco realizzato un loro sogno. Fin dal primo disco sulle note di copertina avevano scritto la loro disponibilità a comporre colonne sonore, ebbene il film "Giulia non esce la sera" é musicata dai Bau.
Ciao e alla prossima.
Der Graf von Mailand

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