lunedì, ottobre 05, 2009

back to the future

Alla fine del 1991 Dogbowl (Stephen Tunney) registrò uno dei dischi più divertenti degli ultimi venti anni, Cyclops Nuclear Submarine Captain, un disco di psichedelia classica traghettata alla fine del secolo. Bisogna qui specificare che i Pink Floyd dopo l'abbandono di Syd Barrett, ed altri gruppi simili, neii primi anni settanta trasformarono la psichedelia in una via di mezzo tra una tragedia e il progressive, e tutto quello che dopo due canne ti sembrava cosmico divenne musica psichedelica... prima la musica psichedelica era una musica scherzosa, folle e indiscutibilmente divertente. E per l'appunto Dogbowl, già nel titolo, ci riporta a quella musica. Nel disco ci troviamo tutto quello che fu la psichedelia alle origini, l'apparente artigianalità e la precarietà delle musiche non può non ricordare la Magic band di Captain Beefheart, la struttura delle canzoni poi richiama alla mente la più grande band satirica degli anni sessanta, la Bonzo Dog Doo Dah Band, che tutti conosciamo soprattutto per il loro primo geniale album Gorilla, quei pochi che non li conoscono avranno sentito la loro canzone più famosa, I'm The Urban Spaceman, nel film Good morning Vietnam. Alcune canzoni poi ricordano il buffonesco Kevin Ayres e le sue musiche quasi cabarettistiche. Non si può fare a meno anche di pensare a Frank Zappa con i suoi testi assurdi e le sue melodie cantilenanti dei primi dischi, ed infine non si può non sentire l'influenza, per un disco del genere inevitabile, dei primi Pink Floyd di Syd Barrett, e delle loro ballate lisergiche. Tutto questo Dogbowl lo fa' senza dimenticare che nel frattempo ci sono stati la new wave e il punk. Più che un disco è un testamento, un omaggio ad una delle musiche che più amo,un monumento alla follia musicale. IMPRESCINDIBILE.
Lo Zio Fonta

1 commento:

birdantony ha detto...

molto bello! anche a me che non sono un amante del genere questo disco è sempre piaciuto un casino. è un caleidoscopio sonoro: un'ubriacatura di colori unica!