lunedì, ottobre 12, 2009

è nella pioggia, oggi, il vostro grido

...non lo so, forse sarà stato il vento che improvvisamente si è alzato qui nella città di M. ad avermi fatto venire voglia di ascoltare e farvi ascoltare Lungo i bordi, secondo disco dei Massimo Volume...non lo so...sta di fatto che questo disco fa parte di quella ondata di musica indipendente italiana uscita negli anni 90 (Afterhours, Csi, Marlene Kunza) che aveva fatto ben sperare...lascio un estratto dalla recensione di ondarock.it "...In sostanza, quello dei Massimo Volume è un post-rock molto personale, quasi "cinematografico". La sensazione, infatti, è che ogni loro brano sia la colonna sonora di un film immaginario, la cui sceneggiatura, già tutta nei testi di Emidio, viene ulteriormente caricata di simboli e di emozioni da un impasto sonoro tanto inquietante quanto sensuale, ma anche capace di improvvise slabbrature nevrotiche. Le timbriche degli strumenti sono certamente l'elemento cardine (come da manuale post-rock), ma i nostri sono anche interessati al raggiungimento di un particolare equilibrio tra le varie sorgenti sonore. Quello che conta, in fondo, è l'atmosfera. La "scenografia musicale".

2 commenti:

Sebastiano Loni ha detto...

CAPOLAVORO

Anonimo ha detto...

good start