
“È stato Pier Vittorio Tondelli a farmi conoscere Andrea Pazienza, precoce interprete di un mondo acido e sballato. Nell’introduzione a un volume dedicato proprio ad Andrea Pazienza, Pier Vittorio lo ha definito il James Joyce del fumetto. Mi sono sempre fidata di Pier Vittorio Tondelli, specialmente se mi parlava di chi, come lui, ha cantato un mondo pieno d’ansia e di rifiuti, di libertà e di autodistruzione. Non so se Pier Vittorio abbia mai visto questi disegni che Andrea Pazienza ha realizzato a 16 anni… così puri, disegnati quando era giovane giovane e il sangue gli scorreva veloce nelle vene.”
1 commento:
Perche non:)
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