domenica, ottobre 25, 2009

i surfisti del buco del culo


 Psychic Powerless... Another Man's Sac dei  Butthole Surfer è uno di quei dischi che non hanno un genere preciso e come avrete capito io amo questi dischi. La musica dei Butthole ad un primo superficiale ascolto può apparire semplicemente divertente, ma la loro ironia è solo una provocazione. La rabbia si può sfogare sia con violenza ma anche con arroganza e disprezzo ed è questo che fanno i B.S., non ignorano la "tragedia" umana invece di piangere ci sputano sopra, irridendosi ed irridendo il mondo intero.
Il disco si apre con Concubine un hardcore urlato in un megafono e infarcito di disturbi vari. La successiva Eye of the Chicken si può definire un brano di psichedelia estrema, Dum Du, come si può intuire dal titolo, ha un ritmo tribale  ma le distorsioni della chitarra e la voce riverberata lo rendono un brano satanico. Woly Boly ha un chiaro richiamo al psychobilly dei Cramps, Negro Observer fa una concessione al pop melodico ma essendo un brano dei Butthole niente è accomodante. Il primo lato (se ascoltate il vinile) si chiude con Butthole Surfer una sorta di jingle per menti malate. Il secondo lato si apre con una delle canzoni più punk di sempre, Lady Sniff, dove un traballante r&b viene intercalato da sputi rutti e rumori organici vari ed è un capolavoro. Un altro capolavoro è la seguente Cherub dove una voce tramite un megafono (ancora!!!!) declama in un vortice di musica psichedelica, Mexican Caravan è un tossico e fulminante rock'n'roll, simile ma piu cattiva della precedente è Cowboy Bob resa tale dalle urla che accompagnano la voce che distorta da un riverbero risulta atroce, chiude l'album Gary Floyd che può essere definito un "classico" rock americano anche se passato dai Butthole niente può essere definito classico.
Sicuramente i Butthole Surfer non hanno mai aspirato a vincere gli MTV Award anche perché dal vivo la loro batterista si esibiva a torso nudo ma a parte un effimero successo ottenuto nei primi anni '90 con una loro produzione minore, sicuramente avrebbero meritato maggior attenzione. Come succede a molti artisti sono stati rivalutati ed ora a distanza di vent'anni dalle loro prime produzioni molti esperti gli innalzano ad icone della musica indie, e l'irriverenza che gli aveva fatti ignorare dai critici ora è assurta a messianica (non in senso tipicamente ebraico) rivelazione e spesso la storia ci insegna che è così...circa duemila anni fa in medioriente è successo piu o meno una cosa simile...
Ciao alla prossima. Lo Zio Fonta

1 commento:

Anonimo ha detto...

good start