È strano come talvolta i capolavori nascano dal caso.
Nel 1986 Nick Cave era emotivamente impegnato nella realizzazione del suo romanzo And the Ass saw the Angel ma l'uscita del classico terzo e difficile album incombeva. Non essendo pronto con nuove canzoni, coi suoi Bad Seeds optò per reinterpretare canzoni altrui scavando giù giù fino alle radici e con queste prese a calci in culo tutto il mondo della critica che con l'abum precedente lo davano per finito, da qui il titolo del disco Kicking against the pricks.
Le radici appunto e allora ecco The Singer di Johnny Cash cantata con la voce profonda e con tocchi di chitarra Twan. Il brano dopo Black betty del folksinger nero Leadbelly è coverizzata acappella cosí come il traditional Jesus met the woman at the well. C'è posto per canzoni piú famose come la Hey Joe di Jimi Hendrix che in verità è di Billy Roberts cupa alla Nick Cave e un'altro classico è All tomorrows party dei Velvet che non fa certo rimpiangere l'originale. E poi ancora il blues primordiale di John Lee Hooker con I'm gonna kill that woman, aperture piú pop(?) con Running scared (Roy Orbison) e Something's gotten hold of my life.
Kicking Against the Pricks farà da spartiacque nella carriera di Cave con alle spalle il postpunk dei Birthday Party e un futuro improntato piú sul bluesfolk personalizzandolo sempre piú a sua immagine e somiglinza che farà storcere la bocca ai fan di prima ora ma che consegnerà il nostro nell'olimpo del rock'n'roll.
Der Graf von Mailand
1 commento:
Immenso Nick.
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